DOPPIA PUNTA, ZERO GOL — Continua a essere una Juve dai due volti: quella del Barbera non è spumeggiante come delle ultime due partite casalinghe di serie A. Allegri sceglie la formula del doppio centravanti per far riposare Dybala e a sorpresa preferisce Dani Alves a Lichtsteiner. Il motivo è semplice: vuole aumentare il numero di cross per le teste di Higuain e Mandzukic e per questo affida le fasce al duo brasiliano. Il giochino però non riesce, perché l'ex Barça e Alex Sandro arrivano sul fondo meno rispetto al solito e perché le due punte fanno gli stessi movimenti. De Zerbi per il debutto casalingo sulla panchina del Palermo (nella sua prima al Barbera era squalificato) cambia quattro uomini rispetto al turno infrasettimanale, copia Allegri con la difesa a tre ma piazza due trequartisti dietro al centravanti Balogh, Chochev e Diamanti. I due danno molto fastidio alla mediana bianconera, lenta e poco tonica: Khedira e Pjanic non vanno mai a prenderli e il lavoro sporco in copertura tocca soprattutto a Lemina, che però sbaglia anche cose facili quando deve impostare. La Juve per mezzora non fa un tiro in porta. L'infortunio di Rugani convince il tecnico a passare a un anomalo 4-3-3 che con il passare dei minuti assomiglia più a un 4-4-2, con Cuadrado che fa l'elastico tra il centrocampo e l'attacco. Il cambio produce subito la prima azione da gol della partita: su azione di contropiede Higuain serve Lemina, Posavec respinge e Gonzalez mette in angolo. Meglio l'argentino di Mandzukic, male Pjanic nel ruolo di mezzala: Allegri gli lascia la libertà di muoversi ma lui non trova mai l'intuizione giusta. Che non sia la sua serata si capisce alla fine del primo tempo, quando il bosniaco si trova sul piede un pallone respinto dal portiere in uscita (dopo tiro in porta di Cuadrado) ma invece di stoppare e calciare accompagna la sfera tra le braccia del Posavec.
BENEDETTO AUTOGOL — Juve bruttina e con poche idee, che però trova il vantaggio al 4' della ripresa aiutata dalla fortuna: tiro cross di Dani Alves deviato di tacco da Goldaniga. La Juve si rivede dopo un quarto d'ora abbondante con un tiro di Mandzukic respinto in angolo. Poco dopo è sempre il croato, ancora a caccia della prima rete stagionale, a sbagliare un gol facile facile su suggerimento di Khedira. L'unica volta che Mario riesce a mettere il pallone in porta Valeri annulla perché lo pesca in fuorigioco (giusto). De Zerbi mette Nestorovski a posto di Balogh e aumenta la spinta, fino a chiudere la Juve nella propria metà campo. A sinistra Aleesami è una spina nel fianco bianconero. I rosanero ci provano fino alla fine: prova coraggiosa, forse avrebbero meritato qualcosina in più. La Juve, che chiude in in dieci per l'infortunio di Asamoah, torna a casa con 3 punti che fanno classifica e si riproietta sulla Champions League.
Fabiana Della Valle,
Gazzetta dello Sport