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n. 08

 21/11/2008

 

21/11/08. Una sentenza scandalosa e pericolosa!!

Nel C.U. n. 119 il Giudice Sportivo della Lega Calcio ha predisposto la ripetizione della partita tra Stella d’Oriente e Pallavicino, sospesa dall’arbitro al 91’, al primo minuto dei quattro di recupero. L’arbitro era stato colpito da una pietra in volto, lanciata “da soggetto non identificato”, che aveva causato un copioso sanguinamento.

Il G.S. giustifica questa decisione per la mancanza di ogni certezza sulla paternità dell'inqualificabile gesto, al di là di ipotesi puramente accademiche e facilmente confutabili in termini di diritto”.

E’ evidente che questa sentenza avvantaggia qualcuno e penalizza qualche altro. Infatti al momento della sospensione il risultato era 1-2 a favore del Pallavicino e, ricordiamo, mancavano solo 3 minuti al fischio finale.

Con questa sentenza ogni volta che una squadra perde, si autorizza il tifoso esagitato a prendere l’arbitro a sassate e a mandarlo all’ospedale. L’unica precauzione che deve prendere questo tifoso è quella di non far capire la paternità del gesto: insomma uno si mette in una zona neutra dove non ci sono altri tifosi, non parteggia per nessuno e l’arbitro così non capirà mai da quale tifoseria verrà colpito. In questo modo il Giudice ti farà ripetere la partita e la tua squadra non perde l’incontro né sul campo, né a tavolino.

 

E’ una vera istigazione alla violenza, e noi siamo nettamente contrari!!

Il Giudice doveva assolutamente colpire la Società che in quel momento aveva l’interesse a fare questo, e cioè la squadra perdente. Insomma che motivo aveva la squadra in vantaggio di colpire l’arbitro con la probabilità di fare sospendere una partita quasi finita?

In ogni caso, per evitare questi episodi inqualificabili si dovrebbe applicare il regolamento che prevede la eventuale ripetizione della gara riprendendola dal minuto in cui è stata interrotta, in questo caso solo per i tre minuti restanti.

 

Una decisione scandalosa e pericolosa che oggi sembra davvero anacronistica.

Per la vicenda in questione, che è lo spunto di una discussione di carattere generale, il Giudice non ha sancito alcuna sanzione contro nessuno. Né squalifica del campo, né ammenda per comportamento antisportivo degli spettatori, né sanzione per mancanza della forza pubblica, insomma come se nulla fosse successo! Sembra che colpire l’arbitro a sassate si può fare, tanto si rimane davvero impuniti.

Da quando è scoppiato il terribile caso del commissario Raciti, la Lega dovrebbe combattere in tanti modi la violenza con pene molto pesanti in guisa che ognuno, tifosi oppure a volte dirigenti mascherati da tifosi, ci pensino due volte prima di agire in maniera sconsiderata ed inqualificabile. (Armando Geraci)

28/11/08. Riceviamo e pubblichiamo:

Egr. sig. Geraci, mi chiamo Gaetano Nicchi, sono un avvocato ed attualmente ricopro la carica di direttore sportivo della società sportiva Atletico Caltavuturo, presieduta dal vulcanico e generoso geom. Lillo Andolina. 
Pur abitando a Scillato, e grazie alla fiducia del presidente, collaboro con questa società da tre anni con grandi soddisfazioni sia dal punto di vista sportivo che umano.
E' un vero piacere vedere crescere una comunità come quella di Caltavuturo che, Sindaco in testa, ha fatto quadrato attorno alla squadra fornendo, continuamente ragazzi del vivaio che, mi permetto di dire, stanno facendo la differenza in un campionato difficile come quello di Promozione.
Il compito di noi dirigenti, in questi anni, è stato soprattutto quello di inculcare il rispetto del compagno, dell'avversario e del direttore di gara che, pur sempre è un uomo soggetto all'errore.
In prima categoria, durante l'incontro disputato in quel di Serradifalco, siamo stati aggrediti, malmenati e "caricati" (pur in presenza delle forze dell'ordine pare con armi in mano) da centinai tifosi inferociti; siamo stati scortati sino allo svincolo autostradale di Caltanissetta. 
Abbiamo evidenziato tale stato di cose, con atti formali, alla giustizia sportiva che si è limitata solamente a squalificare il campo di gara per una giornata.
Capirà il rammarico per la decisione assurda e priva di ogni fondamento sanzionatorio e/o rieducativo.
Condivido pienemante il suo pensiero sulla decisione assunta dal Giudice Soprtivo in ordine ai fattacci occorsi nella gara tra Stella D'Oriente / Pallavicino; a mio avviso è una sentenza (se tale si può definire) pericolosa in quanto andrà a costiture un precedente che vincolerà il medesimo Giudice Sportivo in casi similari.
Sconcertante mi appare la motivazione nella parte in cui lo stesso Giudice, pur dando atto di una facile confutabilità in termini di diritto dei fatti,  adotti una decisione che di diritto (mi scuso per la ripetizione) non ha nulla.
Mi chiedo: può la Giustizia sportiva abdicare alle norme di diritto, quando ogni manifestazione di vita dell'uomo è e deve essere sempre regolata dalle stesse? Se così non fosse non si comprenderebbero nè i trattati ereditati dagli antichi Greci e Latini, (che in merito tanto hanno scritto nel corso dei secoli), nè gli attuali dibattiti parlamentari che spesso sconfinano in scontri dialettici alquanto aspri tra destra e sinistra.
  Non ritengo che il Giudice Sportivo possa avere una autonomia tale da discostarsi in modo così superficiale dalle norme di diritto ergendosi a "Salomone" di turno.  
   In merito ci sarebbe da orgomentare all'infinito.
 Spero solo che l'aggressione del direttore di gara a Mistretta non sia stata dettata da tale decisione.
Mi permetta di complimentarmi con il suo sito, prezioso strumento di consultazione di noi tutti addetti ai lavori.
Vorrà visiatre il n. sito che stiamo via via migliorando:
www.atleticocaltavuturo.com
Mi scuso e saluto con cordialità
- avv. Gaetano Nicchi -

Gent,mo Avvocato, La ringrazio per la sua lettera. Ho potuto percepire in tanti sportivi con i quali ho scambiato opinioni, che questa sentenza non la digerisce nessuno. Vedremo come andrà a finire. Probabilmente il Pallavicino avrà fatto ricorso in appello...
Le assicuro che anche il vostro  sito è molto seguito e noi lo abbiamo inserito nei nostri links. Buon campionato. Armando Geraci

 

 

 

 

Armando Geraci